23 luglio 2025
NEWS
Dare forma strutturata a una crescita che unisca efficienza, trasparenza e responsabilità: è questa la visione che guida il percorso strategico di Dulcop. Un modello industriale che punta a coniugare performance industriali, innovazione organizzativa e impatto sociale positivo.
Ne parliamo con Antonio Oretti, Direttore Generale e Sustainability Manager di Dulcop, che sintetizza così il cuore della sua leadership:
“Il vero valore di un’azienda risiede nel contributo delle persone che ne fanno parte. Per questo, ogni membro del team deve comprendere la direzione strategica e sentirsi parte attiva del percorso.”
Una visione che ha preso forma in un piano triennale ambizioso e che oggi trova una prima sintesi concreta nel Bilancio di Sostenibilità 2025.
Sostenibilità integrata: un nuovo approccio industriale
Il Bilancio di Sostenibilità 2025 rappresenta molto più di un documento rendicontativo: è l’espressione di un cambiamento profondo, avviato in tutte le aree aziendali all’interno di un processo di passaggio generazionale con obiettivi triennali molto ambiziosi.
“Non si tratta solo di un bilancio, ma di un patto di fiducia con il mercato, i partner e le famiglie. Ogni scelta è basata su dati, evidenze e responsabilità condivisa”, sottolinea Oretti.
In un contesto sempre più attento agli impatti ambientali e sociali, Dulcop ha dato concretezza alla sostenibilità attraverso azioni tangibili:
- Installazione di un impianto fotovoltaico che copre il 70% del fabbisogno energetico;
- Digitalizzazione dei processi produttivi con sistemi MES ed ERP;
- Introduzione di indicatori ESG nella pianificazione industriale;
- Creazione di un punto di ascolto interno e percorsi di coaching organizzativo;
- Adozione della UNI/PdR 125:2022 con la nomina di una Gender Manager.
"Come Direttore Generale e Sustainability Manager, sto guidando l’implementazione di un modello industriale fondato sull’interconnessione strutturata tra misurazione dei processi, miglioramento continuo e centralità delle persone. Grazie all'integrazione dei principi della Theory of Constraints (TOC) – in particolare l’individuazione e il potenziamento dei colli di bottiglia nei flussi produttivi – con un sistema evoluto di contabilità industriale per centri di costo, stiamo sviluppando un modello decisionale che consente di allocare risorse in modo efficiente, monitorando rese, saturazioni e marginalità reali in tempo reale."
Questo approccio ci permette di costruire cicli di miglioramento continuo che agiscono sia sul piano tecnico-produttivo, sia su quello strategico-organizzativo, con l’obiettivo di aumentare il throughput aziendale senza incrementare i costi fissi. Ogni linea di produzione diventa così un nodo interconnesso in un ecosistema guidato da dati, in grado di reagire in modo tempestivo e sostenibile alle richieste del mercato. È la combinazione di competenza manifatturiera italiana e governance industriale sostenibile che ci consente oggi di essere un modello replicabile per l’industria del giocattolo Made in Italy.
Una governance manageriale al servizio dell’ESG
Tra le trasformazioni più rilevanti c’è l’introduzione di un modello di governance manageriale, pensato per garantire visione, coerenza e continuità strategica, soprattutto nel passaggio generazionale.
“Abbiamo creato una gestione condivisa in cui ogni funzione – operations, sostenibilità, marketing, controllo di gestione – partecipa attivamente alla definizione e attuazione della strategia ESG.”
Il coinvolgimento della terza generazione imprenditoriale ha accelerato questo cambiamento, portando in azienda una nuova sensibilità verso il digitale, l’etica e il valore condiviso.
Questo modello si rivela oggi fondamentale per distinguersi in un mercato complesso, spesso orientato al solo prezzo. “Il nostro compito è anche culturale: aiutare i buyer a comprendere che la vera differenza non è nel costo più basso, ma nella tracciabilità, nella responsabilità e nella qualità verificabile della filiera. Il nostro valore aggiunto è nella sostenibilità reale del nostro prodotto.”
Per Dulcop, la governance manageriale è il motore della credibilità: una struttura che traduce la visione in azione e che rende la sostenibilità un fatto, non una promessa.
Il futuro è misurabile, condiviso e tracciabile
Dulcop ha scelto di integrare la sostenibilità in ogni dimensione aziendale: sociale, ambientale e produttiva. Un approccio che si traduce in:
- Monitoraggio continuo delle emissioni Scope 1, 2 entro il 2025 e Scope 3 entro il 2026;
- Integrazione dei dati ESG nella pianificazione e nei cicli decisionali;
- Adozione di strumenti digitali per la pianificazione e il controllo dei costi industriali;
- Piena tracciabilità dei materiali, delle rese e delle marginalità.
Queste scelte rafforzano la competitività e permettono all’azienda di affermarsi come partner strategico per buyer e clienti internazionali, sempre più orientati a filiere sostenibili e certificate.
Un Made in Italy che unisce qualità, etica e visione
Dulcop oggi rappresenta un modello industriale responsabile, capace di coniugare la tradizione del Made in Italy con le sfide della sostenibilità globale.
“Vogliamo che emerga la differenza tra chi lavora con una cultura d’impresa autentica, una filiera verificabile e un impatto sociale positivo – e chi invece si nasconde dietro logiche opache e prezzi bassi.”
Attraverso il Bilancio di Sostenibilità 2025 e una strategia coerente con gli SDG delle Nazioni Unite, Dulcop si posiziona come punto di riferimento per un’industria giocattolo più giusta, trasparente e orientata al futuro.